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    Rolling to Dakar

    Una gara mitica: l’Africa Eco Race.

    La grande sfida: raggiungere il Lago Rosa a Dakar

    Il mezzo: La nuova Suzuki V-STROM 800DE

    Lo scopo: sostenere i progetti della Fondazione Fabrizio Meoni Onlus

    Il pilota: Mirco Bettini

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Il Pilota

Foto Mirco Bettini

Mi chiamo Mirco Bettini, classe 1963, sono un libero professionista da giacca e cravatta e nel tempo libero mi diletto a fare il pilota

Sono salito su una moto da cross a 14 anni e non ho mai smesso di fare fuoristrada. Nel 2000 intrapresi il primo viaggio in Africa in moto e da allora sono oltre 80 le spedizioni a cui ho partecipato nei deserti africani, alla guida di moto e auto.

Nel 2002 partecipai al Rally dei Faraoni gareggiando al fianco di Fabrizio Meoni, Richard Sainct, Nani Roma e Gio Sala. Dal 2015 ad oggi ho partecipato a 5 edizioni del Tuareg Rallye in Marocco sempre a podio, ho vinto l’edizione del 2018 su Ktm 500 e la categoria Big Bike nel 2023 in sella a Ktm 790. Dal 2018 ad oggi ho partecipato a 4 edizioni della Gibraltar Race, sempre a podio, con la vittoria assoluta nel 2022 su ktm 790, secondo posto assoluto nel 2021 su Ajp e nel 2023 con Ktm 790.

Debutto in Marocco a Marzo 2024 con la Suzuki 800 DE al Lamas Rally e vittoria Categoria Big Bike.

Riassumendo: vado in moto da quando avevo 14 anni; ho imparato a guidarla a 40 anni; ho vinto la mia prima gara internazionale a 55 anni; mi iscrivo al Rally Africano più duro a 60 anni. Africa Eco Race, perché è la gara più dura che si disputa in Africa; perché raggiunge il mitico Lago Rosa in Senegal; perché si corre sulle piste e nei luoghi che hanno fatto la storia dei grandi rally. Perché mi permette di dare sostegno al grande lavoro della Fondazione Meoni.

La Gara

Africa Eco Race è una gara difficile, le cui radici affondano nel rally raid più duro e celebre al mondo: la Parigi Dakar (oggi Dakar Rally in Medio Oriente), svoltasi in queste stesse terre fino al 2007.

Africa Eco Race è alla sua quindicesima edizione. Organizzata da Jean Louis Schlesser e una équipe di piloti e professionisti dei rally raid, la competizione partirà dalla Francia, Montecarlo, il 28 dicembre – verifiche a Bordighera il 27 e 28 -. La carovana dei concorrenti scenderà verso il Marocco da cui prenderà il via la prima tappa: Marocco, Mauritania e Senegal, come accadeva al tempo della storica Parigi Dakar. ‘Sulle tracce di Thierry Sabine’ è il motto della prova internazionale che include mezzi come moto, quad, auto, SSV e camion in una sfida composta da 12 tappe con un giorno di riposo a Dakhla, nel sud del Polisario.

La navigazione Equipaggiati solo con un contachilometri, una bussola e un road book, i concorrenti devono percorrere i terreni impegnativi del deserto del Sahara per 12 giorni consecutivi analizzando costantemente la pista da percorrere. Ore e ore in sella alla propria moto, partendo alle prime luci dell’alba e raggiungendo un bivacco fatto di tende berbere e di amicizia, nel tardo pomeriggio, con un clima che passa dagli 0° del Marocco ai +35° della Mauritania e del Senegal. La voglia di misurarsi con le difficoltà di ogni giorno, con gli imprevisti, per ripercorrere quei terreni che hanno creato la leggenda della Dakar; fino al traguardo, disegnato sulle rive dell’epico Lago Rosa a Dakar.

La Moto

Oggi l’Africa Eco Race Montecarlo-Dakar, mantiene la categoria moto pluricilindriche che ci riporta alla memoria le moto regine dei rally Africani di cui Suzuki ha fatto parte con la DR Big ed il pilota Gaston Rahier nella Parigi Dakar degli anni 80.

È grazie all’entusiasmo di Paolo e Giampiero Ugolini, storici concessionari Suzuki e all’esperienza del pilota Mirco Bettini, qualificato pilota rally di moto Pluricilindriche, che ha preso forma il progetto Suzuki all’Africa Eco Race. Base del progetto è la nuova 800 DE messa a disposizione da Ugolini Motorciclo: moto sorprendente fin dalle prime prove off road in assetto perfettamente di serie.

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Le modifiche apportate non stravolgono la sostanza e l'immagine della moto ma badano a fornirla degli accessori necessari per affrontare in sicurezza i deserti africani. Il grande entusiasmo delle aziende del settore che hanno aderito al progetto di sviluppo, mi incoraggia in questa impresa così difficile quanto emozionante. Andreani Group per le sospensioni; GpMucci per le protezioni; ProtoType Team per la torretta strumenti; Bartubeless per le ruote; WLPcom per gli strumenti di navigazione; Xracing per l’impianto di scarico. Sono le prime aziende che si sono impegnate nel progetto lavorando anche ad agosto. E presto se ne aggiungeranno altre: tutte coordinate dall’esperienza trentennale del Rally Team Azzurrorosa che organizzerà anche assistenza e logistica in gara.

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Questa raccolta fondi nasce con il duplice scopo di sostenere la mia partecipazione alla Africa Eco Race e continuare un impegno pluriennale con la Fondazione Fabrizio Meoni, al fianco delle popolazioni locali, verso quelle persone ed amici senegalesi che da tanti anni mi hanno dimostrato amicizia, stima e rispetto. Si devono all’indimenticabile Fabrizio Meoni due cose importantissime: lo sforzo concreto di affiancare la corsa all’impegno per sostenere progetti e persone in quelle terre, e un grande fair play nella condotta sportiva e umana.

Ogni donazione è importante poichè tutto il ricavato sarà diviso in parti uguali con la Fondazione Fabrizio Meoni (FFM). Il 50% al pilota Mirco Bettini per compiere l’impresa della Gara, e il 50% alla Fondazione Fabrizio Meoni per sostenere i progetti locali in Africa.

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