…TUTTA la Transilvania fosse uno sconfinato, illimitato, tecnico, senza restrizioni CAMPO DA ENDURO!!!
Il territorio percorribile è talmente vasto che ci vuole una conoscenza seria del terreno e devo dire che ci siamo trovati molto bene con la guida locale Ciprian (Cip…ma subito ribattezzato Cipster, Cip&Ciop, Ciprì, etc.) gradevole anche come persona.
Le moto a disposizione semplicemente fantastiche, il meglio della produzione Beta per questo impiego: potenti con un tiro incredibile ma nello stesso tempo intuitive e gestibili anche da un neofita come me…forse pure troppo…oddio…magari con la 300 2T è meglio portarsi dietro il porto d’armi, casomai lo richiedesse la guardia forestale!
Questo insieme di cose ci ha permesso di godere appieno i tre gg di scorribande enduro con gran divertimento immersi nella cornice naturale rumena, impreziositi dalla residenza nella bella cittadina di Sighisoara che ha abbellito e spruzzato di cultura il nostro soggiorno perché, come disse il sommo poeta: “fatti non foste per viver come enduristi”!
Se poi aggiungiamo pure il bel tempo che abbiamo trovato, le ottime birre, la buona compagnia e le magnate “draculiane” possiamo affermare che: “abbiamo fatto schifo!!!”.
Seguivano a fiato più o meno corto il Marco da Forlì, scuro di pelo e con la barba incolta tanto che assomigliava più lui al lupo transilvanico che quello stampigliato nella maglietta; e non solo d’aspetto: avendo lasciato la consorte in stato interessante stava pure piuttosto “allupato”! tanto che lo scrivente, ribattezzato da lui “la ballerina del Bolshoi” per il dimenare le anche in chiusura curva o derapata (sculettate), ha dovuto cambiare tecnica per non incorrere in agguati nel fitto dei boschi.
Un saluto pure a Luca che purtroppo ci ha seguito solo il primo giorno a causa di un contrattempo, a lui e agli altri l’augurio di rivederci in altre fantastiche avventure.
Insomma anche stavolta con Azzurrorosa mi sono divertito anche se per un romano “fancazzista doc” come me significa faticare un po’ troppo, pertanto lancio di nuovo l’urlo di battaglia: “RIPORTATEME A LAVORA’!!!!”.
Demius