Il giro di boa dei 50 anni compiuti è stato pochi mesi fa e nella carriera di un endurista amatoriale ci deve per forza essere anche l’esperienza di un vero e proprio rally africano .… soprattutto sui ricordi ancora incancellabili delle passate edizioni della famosa e ormai leggendaria Parigi-Dakar. La storia ed i racconti delle lunghe tappe nelle zone desertiche, il fascino delle dune e della guida particolare sulla sabbia, la spinta di amici che l’avevano già fatto insieme ad un pizzico di incoscienza sono stati i principali motivi che mi hanno portato a compilare ed inviare il modulo di iscrizione nei tempi previsti dall’organizzazione tedesca.
Questo rally africano al contrario di altre manifestazioni analoghe ma con la presenza di piloti professionisti e case ufficiali, è il più economico in termini di costi di iscrizione e di partecipazione e soprattutto permette anche ai neofiti ed amatori a digiuno di questo mondo particolare di poter agevolmente prenderne parte con tranquillità, e per chi lo desidera scegliendo la categoria Pro, con delle parti aggiuntive da percorrere per essere in una vera e propria gara competitiva.
I punti GPS sono stati forniti in anticipo e hanno permesso di vedere con il programma Base Camp l’area e la distanza previste ma era solo alla sera precedente di ciascuna delle sette tappe quando si ritirava e studiava il lungo foglio cartaceo del roadbook che si riusciva a capire veramente la complessità e le particolari difficoltà da superare, senza l’ausilio di una comoda traccia da seguire con lo strumento tecnologico.
Le prime tappe si susseguono con partenza prevista al mattino presto e arrivo dopo una media di 300 km attraverso i tipici panorami marocchini, con le lunghe piste piatte con ghiaia ed in terra battuta, gli insidiosi piccoli canyon scavati dallo scorrere delle acque ed al momento completamente asciutti: i percorsi si snodavano sinuosamente fino alle vette che devono essere per forza superate, anche a costo di passare attraverso una fastidiosa pioggia gelata che nel punto più alto poteva trasformarsi in nevischio, colorando di bianco momentaneo le pietraie circostanti.
Il bivacco più caratteristico della manifestazione è alla fine di una lunga tappa proprio ai piedi di una montagna con i ruderi di una fortezza medioevale dove l’organizzazione ha provveduto a montare un gigantesco campo tendato ed a fornire un ottima cena con un menu a buffet in piena zona desertica: la sveglia all’indomani all’alba naturalmente con musica hard rock tedesca avverte tutti i partecipanti per la partenza ad intervalli di 1 minuto ciascuno.
Per i tre giorni successivi abbiamo poi fatto base a Merzouga, dove ci sono le spettacolari dune sabbiose dell’Erg Chebbi ed una cornice naturale di tramonti dai colori rossastri e le carovane dei cammelli, sebbene per uso turistico, che creano sempre delle immagini molto apprezzate. Le tappe prevedevano numerose prove di guida su sabbia ed una vedeva addirittura tutte le moto schierate in linea per una partenza simultanea di tutti i concorrenti con l’elicottero che riprendeva la scena dall’alto sollevando nuvole di sabbia e rendeva il momento ancora più adrenalinico: la conclusione era un lungo giro sulle dune, solamente l’assaggio del “Duna Race” dell’indomani.
Alla sera, nonostante la stanchezza che via via si accumula, è d’obbligo una rapida occhiata alle classifiche soprattutto per capire l’orario esatto di partenza dell’indomani, e si scopre che i tempi si sono allungati per le penalità che vengono inflitte ad ogni punto di controllo saltato: è possibile comunque presentare il reclamo che viene attentamente valutato dall’organizzazione che provvede a fare le modifiche del caso.
Per un banale errore di navigazione che ci porta alla città di Nador, allunghiamo di 70 km di strada costiera trafficata per arrivare al punto finale nella zona balneare di Saidia, in tempo per consegnare per l’ultima volta la tabella dei controlli orari, ritirare la medaglia che attesta la partecipazione al Tuareg Rally e prendere parte alla sfilate finale per le vie del paese. La festa finale con la premiazione scatta poi nel moderno hotel con musica ininterrotta fino al mattino successivo e bevande alcoliche senza limiti incluse nel pacchetto, e la presentazione della prossima edizione con un percorso inedito ma già stabilito.