Tuareg Rallye 2018
Poco clamore prima della partenza e tanta concentrazione. Sono giorni e giorni che dedico ore di sonno a studiare il possibile percorso tappa per tappa con i pochi punti GPS che ci sono stati forniti anticipatamente. Le tappe centrali mi sembrano delle repliche dell'anno precedente e ciò mi rassicura, ma quast'anno mi sembra che la prima ed ultima tappa non siano semplici passerelle per scaldarsi e fare la parata finale ma che nascondano molte insidie. Specialmente la prima tappa lunga oltre 450 km. dove mi sembra di capire che non ci sia praticamente asfalto e la prova speciale che inizia dopo oltre 200 km dalla partenza. Qualcosa non mi torna ....
Tuareg rally. Seconda tappa seconda vittoria assoluta. Ho perso un pò di tempo nel primo settore per un problema al road book, nel secondo settore tre errori di navigazione di cui uno in cui ho perso oltre 10 minuti, ma evidentemente gli altri hanno fatto peggio. Domani il king stege con partenza di tutti i piloti in linea tipo le Mans. 130 km di cui 60 di dune; da sempre una tappa che vede pochi piloti all’arrivo.
Terza tappa Tuareg Rallye. 120 km di cui 70 di dune. A metà tappa ho finito la benzina, non alla moto ma al fisico. Ho perso il conto delle volte che sono caduto ma quattro me le ricordo bene “la ruota anteriore sparisce nella sabbia ed io mi fiondo davanti alla moto”. Ho comunque concluso la tappa senza penalità al terzo posto a soli 6 minuti dal primo. Nella generale sono sempre primo con 55 minuti di vantaggio dal secondo e due ore e mezzo dal terzo. Mancano ancora quattro tappe e c’è poco da amministrare....
Tuareg Rallye 2018 quarta tappa. SONO RISORTO!!
130 km, tanta navigazione, piste sabbiose, fiumi secchi, camel grass (cercatevelo su google) e le dune a piramide dell’Erg Ouzina, ogni cresta un tuffo al cuore. La partenza di tappa è a gruppi di tre piloti ogni minuto in base alla classifica di tappa del giorno precedente. Sono partito quindi in prima fila, i piloti che ho a fianco hanno la gara compromessa per penalità prese il primo giorno ma decisi a vincere più tappe possibili. Parto comunque forte per non stare nella polvere e imporre il mio ritmo poi piano piano rallento per non prendere rischi inutili, Giorgio Apostolo non mi molla ma resta in coda anche quando rallento e mi incita. A tre quarti di tappa rallento vistosamente per controllare la strumentazione, Giorgio mi affianca e gli faccio cenno di andare e subito dopo mi supera anche Giovanni Moretto, altro manico in cerca di vittoria di tappa, partiva due minuti dopo di me, quindi dò per scontato che vincerà lui la tappa di oggi. Tiro i remi in barca e mi accodo fuori dalla polvere pensando alla classifica generale. Poco dopo, in un tratto di fuoripista, li vedo tornare indietro; io sono sicuro della mia strada e procedo senza esitazione. Dopo 2 km mi giro e non li vedo... riprendo il ritmo di gara per gli ultimi 10 km per provare a vincere la tappa. Esco per primo! Subito dopo arriva Giorgio Apostolo che partiva con me e a seguire Moretto. A questo punto i giochi sono fatti e ci confrontiamo le tabelle di Marcia, tempo di speciale mio, due ore e 10 secondi, Tempo di Moretto, due ore e 18 secondi. TERZA VITTORIA DI TAPPA. Il vantaggio sul secondo è passato ad un’ora e venti minuti.
Tuareg Rallye quinta tappa. MALEDETTA GRANDE DUNA.
Questo è per me il quarto Tuareg Rallye con tre moto diverse e non sono mai riuscito a salire sulla grande duna. Devo dedurre che il problema sia il pilota. Percorso di 30 km nelle dune da ripetere tre volte. Una manches di cross di oltre due ore con i check Point sulle creste più alte. Obiettivo prendere tutti check Point e non perdere tempo. Primo giro perfetto, viaggio in testa assieme a Moretto, Il secondo giro riesco a salire su un check Point solo al terzo tentativo. Il terzo giro il problema si presenta al primo check Point. Per due volte mi fermo a tre metri dalla cresta della duna, devo dinisabbiarmi, tornare indietro e riprovare, perdo altro tempo. Bene il secondo check... È fatta!! restano solo 7 km di dune non troppo impegnativo e la salita alla grande duna. All’attacco della grande duna sono ancora terzo ma non riesco salire. Dopo 5 tentativi mi arrendo, mollo la moto e salgo a piedi... salgo a piedi è una parola grossa, per fare un metro ci vogliono venti passi, è mezzogiorno, ho gli stivali e 10 kg di abbigliamento addosso. Ed ecco che scatta la solidarietà del motociclista, Giovanni Moretto, Alessandro Lombardo e Ugo Peila mi vengono incontro e mi trascinano letteralmente su. Altro infarto rischiato e 40 minuti persi sul mio diretto avversario, lo Sloveno Christian Horwath, su cui conservo ancora 50 minuti di vantaggio. Risultato di giornata quinto. Ancora due tappe con oltre 300 km di speciale.
Tuareg Rallye sesta tappa. MENO UNO. Si lasciano le dune per tornare a nord e quale migliore saluto se non percorrere tutto l’Erg Chebbi da sud a nord per 22 km di creste senza un attimo di respiro. Due prove speciali per oltre 200 km intervallate solo da una sosta carburante. Lasciate le dune si corre veloci fono al CP1 ma ho la buona idea di perdere l’orientamento due volte, la prima sulle dune e la seconda appena usciti dove dopo avere girato in tondo per 10 km a cercare una pista che non c’era, mi decido a tornare al punto precedente e ripresa la nota giusta cerco di tenere un buon passo fino a fine speciale sbarrando gli occhi per vedere prima possibile buche e tagli che oltre i 100km/h ti vengono addosso!
Il tempo perso è tanto!!! Arrivo al rifornimento che i miei avversari sono già ripartiti da un bel po’. Bevo tantomangio un pà di parmiggiano e a questo punto mi faccio anche mezza birra. Prendo fiato ben bene e mi concentro sui prossimi 70 km molto navigati. Pronti via, si sale la falesia su una pista di ghiaia velocissima con sponde da motocross e buche che ci sta mezza moto, poi pietra e pietra oued sabbiosi insidiosissimi dove cado due volte e per finire ancora sabbia fuoripista. Un dedalo di stradine e cambi di direzione da fare girare la testa; ma NON HO SBAGLIATO NULLA. Quarto di giornata!!! Ho recuperato alla grande lasciando allo Sloveno solo 7 minuti. Me ne restano ancora più di 40 di vantaggio...
Tuareg Rallye 2018. Settima ed ultima tappa. SCUSATE IL RITARDO. 250 km di cui 90 di prova speciale che parte dal bivacco. Si chiacchiera con gli altri piloti al ritiro della tabella di marcia. Il mio avversario diretto è un ragazzotto fisicato che assomiglia Tom Cruise con una moto da 30.000 euro, parte un minuto prima di me, mi fa i complimenti e dice che intende aspettarmi per fare la speciale insieme, la cosa mi lusinga e mi fa sorridere. L’ho rivisto solo all’arrivo. Oggi ogni pietra mi sembra un macigno, ogni buca una voragine e da ogni curva ho paura che compaia un TIR. Questi 80 km non finiscono mai!!! A dieci km dall’arrivo mi sento urlare a fianco e penso “e passa se hai fretta” è Giorgio Apostolo che mi incita e invece di superarmi mi scorta fino all’arrivo speciale dove ci aspetta Miria. È FATTA !! Si brinda con una bella birra fresca e ci si avvia per la formalità dei 150 km di trasferimento. In classifica di giornata sono ottavo, non sono mai andato così piano ma era imperativo arrivare senza fare errori. Risultato finale: Primo nella classifica generale Expert; primo nella categoria “over 50”. Tre vittorie di tappa e la petch blu riservata a chi non ha preso penalità, siamo sono in tre: io, Giovanni Moretto e lo Sloveno. CE L’HO FATTA
TUAREG RALLY 2018
Mirco Bettini fa tris.
Il pilota italiano vince il Tuareg Rally nella Cat.Expert , prima posizione nella Cat. Over 50 e non contento vince tre tappe con la consegna della petch blu riservata solo a chi non ha preso nessuna penalità durante la gara...bhe nulla da dire....
Grande Mirco!!!
Il riminese Mirco Bettini vince la sfida del 'massacrante' rally nei deserti africani, è primo di categoria
Sport Rimini 12:44 13 marzo 2018
Media: Foto
Due riminesi, Mirco Bettini e Stefano Trovanelli, hanno partecipato dal 3 al 10 marzo al Tuareg Rallye, una competizione internazionale che si svolge nei deserti del Nord Africa. Vi prendono parte moto, quad, auto e camion. Oltre 100 equipaggi in gara, a cui si aggiungono assistenza meccanici e accompagnatori, che formano una carovana di circa 300 persone al seguito dei piloti, un "villaggio" che ogni giorno si sposta a seconda delle tappe della gara. La difficoltà del Tuareg Rallye, 2000 km in sette giorni, è anche data dalla segretezza del percorso, che il pilota conosce direttamente durante la gara, su una striscia di carta che scorre su una scatola piazzata sul manubrio, con il supporto di strumentazioni elettroniche e satellitari. Vince il pilota più veloce e preciso; lungo il percorso ci sono dei controlli orari che fanno classifica e dei controlli di passaggio segreti che, se saltati, danno luogo a pesanti penalizzazioni. Buone le due prestazioni dei piloti riminesi: Mirco Bettini, verucchiese d'adozione, in sella alla sua moto è tra i 27 piloti al traguardo della sua categoria e sale sul gradino più alto del podio nella classifica Expert e della Over50, con tre vittorie di tappa. Arriva al traguardo, 23esimo, anche Stefano Trovanelli.
Il racconto di Mirco Bettini
"Moto e Africa sono le mie passioni e dopo una lunga assenza dalle gare, quattro anni fa ho deciso di iscrivermi al Tuareg Rallye. Con grande soddisfazione, mi sono trovato ai vertici della classifica. Il primo giorno di gara abbiamo percorso oltre 400 km, dalle montagne innevate dell’Atlante alle pianure desertiche in piena tempesta di sabbia. Tanti i piloti attardati per vari motivi. Ogni giorno è una lotta; chi mi segue vuole superarmi e chi è ormai fuori gara per le penalità, vuole vincere una tappa. Le mie vittorie di tappa sono 3 su sette di cui una per soli 8 secondi, in un duello di 130 km gomito a gomito. Le ultime tre tappe cerco di amministrare il vantaggio e lo stress e rinuncio alla battaglia per la vittoria di tappa per non compromettere la vittoria finale. L’ultimo giorno, ogni pietra mi sembra sembra un masso, ogni buca una voragine, ma finalmente vedo le bandiere di fine speciale. Gli anni passati avevo conseguito buoni piazzamenti, ma commesso anche qualche errore di troppo. Quest'anno la gara perfetta!".