Patagonia e Terra del fuoco
Un piccolo report estrapolato dai post su FB di Mirco;
19 gennaio
Buongiorno a Tutti da un bellissimo hotel 4 stelle di Madrid....... Il nostro volo x Santiago del Cile di ieri sera e' stato annullato. Ma riusciremo comunque a recuperare
21 gennaio
Bene: siamo poi riusciti ad arrivare a punta Arenas alle 5 del mattino di domenica, giusti per fare una doccia, riposare un'ora e partire dopo un'abbondante colazione. Traghetto per la terra del fuoco e poi 250 km di strada bianca veloce con sosta pranzo con viste dei pinguini reali ( sono alti come Tommy). Ieri sera pernotto in un hotel sperduto sulle rive del lago blanco, senza telefono e senza internet. Questa la vista alle 10 di sera dal mio letto. Oggi passaggio in Argentina, tanta pioggia e arrivo ad Usuhaia
23 gennaio Usuhaia - Cerro Sombrero. 450 km di cui 120 di sterrato.
Si parte con la pioggia battente e 5 gradi di temperatura per 80 km. Smesso di piovere si alza il vento (che culo) che ci accompagnerà fino all'arrivo. Lo sterrato è tutto dopo la frontiera e per fortuna percorriamo tutte strade secondarie senza traffico. I pochi km percorsi sulla principale con traffico pesante ed un alto strato di ghiaia si rivelano molto faticosi e pericolosi. Onore a Michele e Paride ma spratutto alle loro passeggere Paola e Rita che non hanno fatto una piega. Cerro Sombrero è in paesino di una trentina di case in mezzo al niente. Una tappa tecnica che aggiunta a quella di domani ci porterà a El Calafete, ai piedi del ghiacciaio Perito Moreno. Nelle foto il nostro hotel ed una Fiat 1500 in vendita in una stazione di servizio lungo il percorso ; impolverata ma senza un graffio
24 gennaio, Cerro Sombrero - El Calafate 550 km asfalto.
Partiamo di buon mattino per questa lunga tappa di trasferimento che include anche il traghetto sullo stretto di Magellano che ci riporta in continente e une frontiera per entrare in Argentina. La strada è monotona ma va fatta sempre attenzione agli animali che attraversano la strada sopratutto i guanaco ( tipo lama) che hanno la stessa predisposizione dei gatti ad attraversare la strada all'ultimo momento con la differenza che sono grandi come una moto. El Calafate si trova sulle rive di un lago ai piedi della cordigliera Andina e la sua vista dall'altopiano da cui arriviamo ripaga della lunga giornata di noia. Qui Scambiamo due battute con un giapponese con una Africa Twin che sembra da rottamare, carico come in somaro di bagagli e gomme di scorta: vieni dal Giappone - Yes - da quanto tempo sei in viaggio - five years. E alla stazione di servizio a metà strada anche un californiano su una Suzuki Vstrom messa anche peggio dell'Africa del giapponese che si faceva una girata di 18 mesi. Con il nostro viaggetto di 13 giorni con le moto a noleggio, ci siamo sentiti dei dilettanti.
25 gennaio El Calafate - Perito Moreno - El Calafate 180 km asfalto. Una giornata mescolati al turismo di massa dei pullman che scaricano, caricano e trasferiscono visi di tutti i colori che parlano tutte le lingue del mondo e noi sempre in sella alle nostre moto. Lo spettacolo del ghiacciaio, o meglio i tre ghiacciai che di uniscono in unico fronte di 5 km alto fino a 60 metri e qualcosa che tocca dentro e ciò che impressiona più della vista sono i boati del ghiaccio che si stacca per cadere in acqua. Oggi ci siamo goduti anche tutte le comodità di un'ottimo hotel e di una cittadina piena di vita. Nelle foto il perito Moreno, la hall del nostro hotel e la nostra felpa indossata da una modella. Domani si va al parco di Torres del Paine e alloggeremo in una fattoria, di sicuro non avremo linea Gsm ma speriamo di avere il wifi, altrimenti ci si sente fra due giorni
26 gennaio 2013, El Calafate - Torres del Paine 400 Km di cui 250 di sterrato.
Una giornata fantastica sia per la guida che per i paesaggi. Ci siamo spesso mescolati ad orde di turisti con pullman e pulmini per poi prendere stradine secondare dove abbiamo incrociato solo dei quanaco, lepri e cavalli selvaggi. In sella dalle 8 del mattino alle 19 della sera in una alternanza di deserto, foreste, lagune fiumi in piena e montagne con ghiacciai.
Questa sera niente foto. qui in fondo alla strada bianca che termina in un lago dopo 22 Km di sentiero non c'e' ne linea gsm ne wifi e vi sto scrivendo dal loro computer. Abbiamo deciso di fermarci qui due notti per poi scendere velocemente e Punta Arenas passato domani.
Ora vado a cenare.... gnocchi e ciccia con una bella birra.
27 gennaio 2013 Torres del Paine - 150 Km sterrato.
Giornata di relax con mattinata a cavallo e nel pomeriggio visita in moto di una bellissima valle ai confini con l'Argentina. Sono comunque 150 km sinuosi e panoramici con un vento forte al rientro che ci ha messo a dura prova. Siamo in assenza di gsm e wifi e non posso postare foto. Oggi e' stato veramente un percorso fuori dai canoni turistici fino alla fine della strada e ritorno con sosta per un te una sperduta fattoria. Mi sono anche guadagnato la Mille Lire, che domani vedrete.
Notte a tutti
29/30 gennaio 2013
Punta Arenas, Rimini. L' avventura si e' conclusa con le lunghe ore di volo e aeroporti, con partenza alle 4 del 29 dal l'hotel in Punta Arenas e Arrivo a Bologna alle 12 del 30. Grazie a Franz che ha fatto il viaggio della sua vita e ha voluto nuovamente viaggiare con me. Complimenti a Rita e Paola che non hanno mai abbandonato la sella da passeggere instancabili, grazie a Michele, il vero Signore di altri tempi. Complimenti a Paride che non avendo mai fatto fuoristrada prima, ha dato prova di essere un grande motociclista all'altezza di tutte le situazioni. Ultimo solo perché qualcuno doveva esserlo; Mauro che ha sempre dato una nota di colore al gruppo con la sua spontaneità e genuinità. Nelle foto la cena dei saluti a Punta Arenas in un ristorante di selvaggina locale, il nostro aereo per la tratta intercontinentale e il mesto rientro in Europa con 14 euro di scontrino per una colazione.
I protagonisti raccontati da Franz;
PATAGONIA 2013 By Franz
In ordine sparso …i partecipanti
Michele
gli invidio quella sua espressione un pò così, che sembra sempre da un'altra parte, ma è presente, oh se è presente …e te ne accorgi quando ti fulmina con una battuta di due parole… mai un problema, un “non va bene” …dategli un guado e lo farete contento :-)
Rita
...il sorriso … in ogni momento, magari dopo km sul “ripio” ad andature sensa cugnissiun …uno scherzare , un prenderti/si per i fondelli senza remora alcuna con la leggerezza di chi ha classe da vendere …un sapersi adattare ad ogni situazione , un sapere parlare ad hoc in ogni occasione …un non prendersi mai troppo sul serio…x poi esser li a cazziar la figlia “piccola” via skype …
Paride
un motociclista vero…un motard alla Joe Bar
uno che senza aver mai fatto 1 km di off non si spaventa davanti a 200 km di ripio ai 90/100 km/h
…che quando si ferma ti abbraccia felice anche se ha preso le peggiori buche della sua vita direttamente nei maroni...
…che per lo scambio di battute c’è sempre ...
… quello con cui vorresti trovarti ‘ntna piola a bere un bicer la sera giocando a carte …
Paola
embè …la Paolina :-) …che dire…il caffè … offerto con un sorriso
...gli occhi che ridono dentro il casco
…la gioia di andare in moto su strade che avrebbero scoraggiato “culi di ferro” ben + rodati
… il voler provare , sentire , tastare quel mondo così diverso dal nostro
…la felicità di chi ha sconfitto la sfiga e ce la mette tutta per godersi l’attimo
…una grande :-)
Mauro
... il Bmwista doc … tutto firmato da capo a piedi , sembra uscito da una pubblicità bmw … invece no, motard vero, con un cuore grande mooooolto ben nascosto dietro un apparenza da fighetto
…e i piedi ben in carpione dentro gli stivali unstoppable :-)
…ha fatto scuola con la sua sigaretta elettronica, adesso pure i guanachi conoscono il verbo …
Mirco
..the boss …quello che non ha dormito xchè temeva i bagagli non arrivassero …quello serio, e che prende tutto sul serio …anche trop, boia faus :-(
… ma anche quello della panchina di fronte al Torres del Paine …Ale e Franz…boia faus son qui che rido da solo come un balengo …
...quello che ha la scorza ruvida del muntagnin , ma il cuore grande della gente di mare
… che quando parla del Tommy si inorgoglisce e un po’ si commuove
… il Sergente che tutti noi avremmo voluto a naia J
Hannibal
...the cannibal …che dire …la guida …indubbiamente efficiente e preparato …un paraculo notevole …si cava fuori in ogni situazione alla grande … nato in Argentina, avi italiani de Calabria… parla male del suo paese… e vive in Cile
..la sua casa un memorandum da proporre alle ns rispettive mogli
…la moglie un memorandum per noi che a volte sottovalutiamo le ns …